Appena fuori dall’ingresso delle catacombe di Kom El-Shoqafa si trovano altre due tombe nel giardino, conosciute come le tombe di El-Wardian No. G990 e G989. Entrambe le tombe erano inizialmente esposte nel giardino del Museo Greco-Romano.

Tuttavia, nel 2009, le tombe furono smantellate e trasferite a Kom El-Shuqafa come parte di un progetto di sviluppo e restauro del museo.

Originariamente, queste due tombe facevano parte del Cimitero Occidentale di Alessandria, noto anche come “la Città dei Morti”. Furono scoperte da Evaristo Breccia nei primi decenni del XX secolo, dove erano scavate nella roccia e decorate con dipinti.

La Tomba G990 risale all’epoca Tolemaica ed è costituita da una camera sepolcrale con soffitto a volta decorato con tracce di colori. Le pareti mostrano decorazioni geometriche, e all’interno è presente un sarcofago con un poggiatesta.

La Tomba G989, invece, risale al periodo Romano e la sua camera funeraria presenta due colonne a pilastri con capitelli decorati e un soffitto semicircolare.

Il Ministero delle Antichità ha approvato il progetto di ricostruzione e conservazione delle Tombe di El-Wardian No. G990 e G989 nel sito archeologico di Kom El-Shoqafa ad Alessandria.

Entrambe le tombe erano originariamente esposte nel giardino del Museo Greco-Romano ma, nel 2009, furono smontate e trasferite al sito archeologico di Kom El-Shuqafa come parte del progetto di sviluppo e restauro del museo.

Ghareeb Sonbol, capo del Dipartimento Centrale di Conservazione del Ministero delle Antichità, ha chiarito che il lavoro di ricostruzione ha seguito metodologie scientifiche utilizzando materiali non invasivi.

Sonbol ha sottolineato che il restauro della Tomba G989 è iniziato nel novembre 2017 ed è stato completato nel 2018, seguito da un lavoro meticoloso di restauro. Successivamente è stato costruito un ingresso speciale per facilitare le visite.

Evaristo Breccia scoprì entrambe le tombe nel sito di Al-Wardian nei primi anni del XX secolo, dove erano scavate nella roccia e decorate con dipinti.

I lavori di ricostruzione e restauro della Tomba G990 sono iniziati nel febbraio 2019 e sono quasi completati, con l’eccezione del soffitto e dei pilastri anteriori.

La Dottoressa Nadia Kheidre, responsabile del Dipartimento Centrale delle Antichità del Basso Egitto, ha notato che entrambe le tombe erano originariamente parte del Cimitero Occidentale di Alessandria, noto come “la Città dei Morti”.

Nel 1952, entrambe le tombe furono trasferite al Museo Greco-Romano.

La Tomba G990 risale all’epoca Tolemaica e consiste in una camera funeraria con soffitto a volta decorato con tracce di colori. Le pareti sono decorate con motivi geometrici, e all’interno è presente un sarcofago con poggiatesta.

La Tomba G989 risale all’epoca Romana e la sua camera funeraria ha due colonne con capitelli decorati e un soffitto semicircolare.

 

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