Saladino, noto anche come Salah ad-Din al Ayyubi, fu una figura di grande importanza storica nel mondo islamico durante il XII secolo. Nato a Tikrit (nell’attuale Iraq) nel 1137, Saladino crebbe per diventare il fondatore della dinastia Ayyubide e il primo sultano sia dell’Egitto che della Siria.
Di origine curda, Saladino era conosciuto per la sua abilità militare straordinaria e per la sua leadership indomita. Fu educato nelle scienze religiose e in altre discipline accademiche, ma fu soprattutto noto per le sue qualità militari e politiche. Iniziò la sua carriera come visir sotto il califfo fatimide al-Adid in Egitto, ma successivamente abolì il califfato fatimide e riportò l’Egitto all’alleanza con il califfato abbaside di Baghdad.
Saladino divenne famoso per le sue campagne militari contro i Crociati in Palestina e nei dintorni. La sua più grande vittoria fu la conquista di Gerusalemme nel 1187, che pose fine al dominio crociato sulla città santa e consolidò ulteriormente il suo prestigio in tutto il mondo islamico.
Come governante, Saladino era noto per la sua giustizia e la sua generosità, qualità che gli valsero rispetto anche tra i suoi nemici. Morì nel 1193 a Damasco, dove fu sepolto nel mausoleo che ancora oggi è un luogo di grande venerazione.
La figura di Saladino è rimasta un simbolo di resistenza e unità nel mondo islamico, oltre che un esempio di leader carismatico e stratega militare. La sua eredità politica e culturale continua a influenzare la storia e la memoria collettiva del Medio Oriente.