La Moschea di Amr Ibn Al-As fu originariamente costruita nel 641-642 d.C. come centro della nuova capitale egiziana, Fustat.
È stata la prima moschea eretta in Egitto e in tutta l’Africa. Il sito iniziale della moschea era la tenda del generale Amr ibn al-As, comandante dell’esercito islamico.
Nell’angolo della moschea si trova la tomba di suo figlio, ‘Abd Allah ibn ‘Amr ibn al-‘As.
A causa di numerose ricostruzioni nel corso dei secoli, poco rimane dell’edificio originale, ma la moschea ricostruita rimane un importante punto di riferimento nel Vecchio Cairo.
Secondo la tradizione, il luogo fu scelto grazie a un evento con una colomba, quando Amr ibn al-As piantò la sua tenda sulle rive orientali del Nilo.
Quando tornò vittorioso dalla conquista di Alessandria nel 641, decise di fondare la nuova capitale, Fustat, sul luogo dell’evento sacro dell’uovo di colomba, dove in seguito venne costruita la Moschea di Amr.
L’edificio originale era un semplice rettangolo di 29 metri per 17 metri, con colonne di tronchi di palma, pietra e mattoni di argilla, e un tetto di legno e foglie di palma.
Non aveva una nicchia per indicare la direzione della Mecca, ma quattro colonne posizionate lungo il muro della Qibla servivano a questo scopo.
La moschea fu completamente ricostruita nel 673 da Maslama ibn Mukhallad al-Ansari, con l’aggiunta di quattro minareti agli angoli, raddoppiandone le dimensioni.
Nel 698, Abd al-Aziz ibn Marwan ampliò ulteriormente la moschea, seguito da altre espansioni nel IX secolo.
Nel corso dei secoli, la moschea fu restaurata e modificata da vari governatori e sovrani, incluso l’aggiunta di minareti e decorazioni.
Oggi, gli attuali minareti della moschea furono costruiti da Mourad Bey nel 1800, durante un periodo di restauri.
La moschea ha subito vari restauri nel corso del tempo, compresi quelli durante l’occupazione francese e nel regno di Abbas Helmi II nel XX secolo.
Sebbene gran parte della struttura attuale sia risultato di successive ricostruzioni, alcuni elementi antichi come gli architravi lungo la parete meridionale risalgono all’ottavo secolo.