Il Serapeo di Alessandria

Storia e Costruzione

Il Serapeo di Alessandria fu costruito da Tolomeo III e Euergetes I tra il 246 e il 221 a.C. nella parte sud-occidentale della città. Dedicato al dio Serapide, una combinazione di Osiride e del dio toro Apis, il Serapeo era un importante luogo di culto e un centro di conoscenza. La famosa Colonna di Pompeo, costruita nel 297 d.C. sotto l’imperatore Diocleziano, ne è parte integrante.

Funzioni e Distruzione

Oltre a essere un tempio, il Serapeo ospitava parte della collezione della famosa Biblioteca di Alessandria. Secondo lo storico Diodoro Siculo, il Serapeo fungeva da annesso alla grande biblioteca, con libri destinati a studiosi non affiliati al Mouseion. Questi testi erano copie dei volumi presenti nella biblioteca principale.

Nel 391 d.C., il Serapeo fu saccheggiato e distrutto da monaci guidati dal patriarca Teofilo di Alessandria, in seguito a un editto dell’imperatore Teodosio I. I libri furono bruciati e l’edificio distrutto.

Scoperte Archeologiche

Nel 1851, l’archeologo Auguste Mariette scoprì a Saqqara, la necropoli di Memphis, il dromos di un viale di sfingi di Nectanebo I che conduceva al tempio di Nectanebo II. Da lì, un altro dromos si dirigeva verso il Serapeo, il luogo di sepoltura dei tori di Apis.

I tori di Apis erano sepolti a Saqqara fin dai tempi di Amenhotep III, ma fu Ramses II a costruire una galleria sotterranea con volte più piccole tramite il figlio Chaemwashet, sommo sacerdote di Ptah a Memphis. Psammetico I aggiunse una galleria più ampia con volte più grandi. I tori di Apis erano sepolti in grandi sarcofagi, ognuno in una camera funeraria singola, con stele nelle pareti che racchiudevano le stanze riportanti informazioni sul regno dei faraoni. L’ultimo toro fu sepolto al tempo di Cleopatra VII.

Rovine e Reperti

Nonostante la distruzione del Serapeo, oggi restano diversi reperti che testimoniano la sua passata gloria. Tra questi vi sono sfingi, un grande scarabeo e la famosa colonna. Questi resti offrono un’affascinante visione di uno dei più importanti templi dell’antichità.

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