La Chiesa Sospesa, conosciuta anche come Chiesa Copta della Santa Vergine Maria, è una delle chiese più antiche dell’Egitto, risalente al III secolo d.C. Appartenente alla Chiesa Copta Ortodossa, il suo nome deriva dall’antica fortezza romana, la Porta di Babilonia, sotto la quale è situata. Nel corso dei secoli, il livello del suolo si è innalzato di circa 6 metri rispetto all’epoca romana, lasciando gran parte della chiesa interrata.
La struttura include due campanili visibili dal cortile esterno, accessibile tramite una scalinata di 29 gradini. Una volta all’interno, si entra in un cortile successivo che conduce al portico dell’XI secolo.
Costruita in stile basilicale, la Chiesa Sospesa è stata fondata da Isacco tra il 690 e il 692 d.C., sebbene possa esserci stato un edificio più antico già nel III o IV secolo. La chiesa subì ampie ricostruzioni sotto il Papa Abramo tra il 975 e il 978 d.C. Nel 2011, importanti restauri furono completati e preziosi reperti trasferiti al Museo Copto.
La chiesa ospita 110 icone, tra cui la più antica risalente all’VIII secolo, mentre la maggior parte risale al XVIII secolo. Nel 1898, Nakhla al Barady donò diverse di queste icone durante il suo incarico come sovrintendente della chiesa.
L’iconostasi nel santuario centrale è realizzata in ebano intarsiato in avorio, incorniciata dalle icone della Vergine Maria e dei dodici apostoli. L’altare principale, chiamato Haikal arabo, è in ebano intarsiato d’avorio con la croce copta, risalente al XII o XIII secolo, e sovrastato da sette grandi icone. Al centro, Cristo è rappresentato seduto sul suo trono, affiancato da icone di Maria, l’Arcangelo Gabriele e San Pietro da un lato, e San Giovanni Battista, San Michele Arcangelo e San Paolo dall’altro.
Un altro altare è supportato da tredici colonne, rappresentanti Cristo con i suoi dodici discepoli, con una colonna più scura simboleggiante Giuda. Questo altare è utilizzato esclusivamente durante la Domenica delle Palme. Il soffitto della sala principale della chiesa è decorato per rappresentare l’arca di Noè.
