Biblioteca Moderna di Alessandria

Rivisitazione di un’Icona Storica

L’idea di far rivivere l’antica biblioteca di Alessandria in tempi moderni è stata proposta per la prima volta nel 1974, quando Lotfy Dowidar era presidente dell’Università di Alessandria. Nel maggio del 1986, l’Egitto ha chiesto al Consiglio esecutivo dell’UNESCO di autorizzare l’organizzazione internazionale per condurre uno studio di fattibilità del progetto. Questo è stato l’inizio degli sforzi dell’UNESCO e della comunità internazionale per portare a compimento il progetto.

Sostegno Internazionale

Dal 1988, l’UNESCO e l’UNDP hanno contribuito a sostenere il progetto internazionale. L’Egitto ha destinato quattro ettari di terreno per la costruzione della biblioteca e ha istituito l’Alta Commissione Nazionale per la Biblioteca di Alessandria. Il presidente egiziano Hosni Mubarak si è interessato personalmente al progetto, contribuendo notevolmente al suo avanzamento.

La Realizzazione della Bibliotheca Alexandrina

La Bibliotheca Alexandrina, completata nel 2002, funziona oggi come moderna biblioteca e centro culturale, commemorando la biblioteca originale di Alessandria. In linea con la missione della Grande Biblioteca di Alessandria, la Bibliotheca Alexandrina ospita anche la Scuola Internazionale di Scienze dell’Informazione (ISIS), una scuola per studenti che si preparano a conseguire diplomi post-laurea altamente specializzati, con l’obiettivo di formare personale professionale per le biblioteche in Egitto e in tutto il Medio Oriente.

Le Origini di Alessandria

Nel 331 a.C., Alessandro Magno si trovava con alcuni dei suoi consiglieri nel piccolo villaggio di pescatori egiziano di Rhakotis, sul Delta del Nilo. Qui, Alessandro decise di fondare una nuova città e di darle il nome della sua persona preferita, se stesso. Quelli che erano con lui non avevano gesso per tracciare i confini e le strade, così hanno tirato fuori dai sacchi una sottile linea di farina d’orzo. Quando gli uccelli venivano da ogni dove per consumare il pasto, Alessandro pensò che questo fosse un cattivo presagio. Non è vero, dissero i suoi consiglieri. Come il pasto per gli uccelli, hanno previsto, Alessandria un giorno attirerà molti e sarà una mangiatoia e una nutrice per il mondo.

Tolomeo e la Biblioteca

Quando Alessandro morì otto anni dopo, Tolomeo, uno dei suoi famosi generali, riuscì a assicurarsi la parte dell’impero di Alessandro che comprendeva l’Egitto. Regnò con il nome di Tolomeo I (Soter) e invitò il suo amico Demetrio di Falerone a creare la migliore biblioteca del mondo nella nuova città di Alessandria. O è stato Demetrio a proporre questa idea a Tolomeo? In ogni caso, entrambi meritano il merito della biblioteca.

La Visione di Demetrio

Arrivato ad Alessandria d’Egitto all’inizio del 300 a.C., Demetrio era fuggito da una Grecia che non lo voleva, e il suo obiettivo era quello di costruire una biblioteca che rivaleggiasse con quella di Atene. Demetrio era stato allievo di Aristotele e poi suo successore e direttore della scuola di Aristotele, il Liceo. Pertanto, la nuova biblioteca di Alessandria era destinata ad essere più di una collezione, ma un’istituzione di insegnamento e apprendimento.

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